Psicologhe e psicologi del lavoro: chi sono e come operano

Le psicologhe e gli psicologi del lavoro e delle organizzazioni sono professionisti esperti nell'analisi e nell’intervento sui processi di valutazione e sviluppo delle competenze delle persone, dei gruppi e delle organizzazioni (aziende, enti, pubbliche amministrazioni, associazioni).
Sono professionisti iscritti all’Ordine, tenuti ad un aggiornamento costante per lo sviluppo continuo delle loro competenze.

Chi sono e cosa fanno
Le psicologhe e gli psicologi del lavoro utilizzano le evidenze scientifiche, i metodi e gli strumenti professionali della psicologia per valutare caratteristiche individuali, di gruppo e organizzative nelle loro diverse accezioni: percezioni, cognizioni, comportamenti, relazioni, emozioni, motivazioni, valori.
I loro interventi generano benefici a più livelli, sia influenzando positivamente il benessere individuale e i climi organizzativi, sia favorendo la creazione di condizioni per una migliore efficacia e produttività, producendo esiti tali da superare gli investimenti iniziali.
La pratica della Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni è definita da un codice deontologico di riferimento per l’esercizio di un comportamento eticamente corretto, che prevede il rispetto del segreto professionale, oltre ad altre tutele per le persone oggetto di intervento.

Con chi lavorano
Gli psicologi e le psicologhe del lavoro operano in modo sinergico ed interdisciplinare con altri professionisti e soggetti presenti all’interno dell'organizzazione: imprenditore, gestione risorse umane, funzioni manageriali e specialistiche (quali medico del lavoro, responsabile dei servizi di prevenzione e protezione, ergonomo, ecc.), lavoratori e loro rappresentanze.

Ambiti di intervento
Gli psicologi e le psicologhe del lavoro apportano il loro contributo in tutti quegli ambiti in cui, alle competenze tipiche della professione psicologica, è necessario affiancare una conoscenza relativa al rapporto fra persone, gruppi, organizzazioni e lavoro.
Gli psicologi e le psicologhe del lavoro supportano le organizzazioni:
  • nella costruzione di modelli organizzativi chiari e leggibili, capaci di legittimare i ruoli, affidare responsabilità e stabilire metodi di connessioni tra le posizioni presenti
  • nel valutare il clima psicologico interno e promuovere azioni per favorire relazioni sane e produttive, attraverso comunicazioni efficaci a livello interpersonale e intergruppi
  • nel suggerire strategie per l’ottimizzazione aziendale, nel rispetto del benessere organizzativo e dei singoli, attraverso interventi di consulenza che mirano alla ridefinizione di attività, processi, metodi di lavoro, in un’ottica di promozione del benessere e dell’incremento della performance
  • nel definire processi per la gestione del personale, dotando l’azienda di strumenti e abilità al fine di rispondere alle principali esigenze del business e delle persone: valutazione, formazione, sviluppo e presidio del benessere del personale
  • nella comprensione dei fenomeni e miglioramento delle dinamiche di gruppo: come si costituisce, sedimenta e cresce un team, e come diversi gruppi si relazionano tra loro manifestando le qualità di un insieme organizzativo
  • nella formazione e nello sviluppo delle competenze delle persone e dei gruppi, secondo valori e talenti, utilizzando metodologie formative di tipo attivo (simulazioni, role playing, business game) per facilitare l’apprendimento e il consolidamento delle abilità
  • nel facilitare il benessere e la salute psico-fisica dei lavoratori, utilizzando modelli e teorie della psicologia e applicandoli all’ambiente di lavoro per promuovere salute e sicurezza, ai fini della prevenzione dei rischi psicosociali (stress lavoro-correlato, burnout, mobbing, violenze sui luoghi di lavoro) e della creazione di strumenti e processi di lavoro funzionali
  • nei processi di selezione: dalla lettura dell’esigenza aziendale e definizione dei profili da ricercare, alla valutazione e individuazione dei candidati migliori attraverso metodi e strumenti validati dalla comunità scientifica (colloqui individuali e di gruppo, test e questionari, test di abilità, assessment center)
  • nella verifica dell’idoneità psicoattitudinale, in accordo con la medicina del lavoro, sia in sede di assunzione, che in fase di accertamento periodico durante lo svolgimento della mansione
  • nel coniugare l'attenzione al business e alle persone con costanza e coerenza, in piena adesione ad un codice deontologico
Gli psicologi e le psicologhe del lavoro si rivolgono anche in modo diretto alle persone, con percorsi e interventi erogati anche al di fuori dei contesti aziendali. In questi casi affiancano le persone con attività di consulenza individuale o di gruppo, finalizzate a:
  • la ricerca delle opportunità professionali più adatte alle proprie caratteristiche, competenze, interessi, motivazioni e valori, attraverso percorsi di consulenza di carriera. La peculiarità della psicologia del lavoro permette di contare su riferimenti teorici e metodologici per l’orientamento professionale, oltre a una conoscenza del mercato del lavoro
  • la costruzione di comportamenti adeguati alla vita nei contesti organizzativi, favorendo l’adattamento al contesto e l’efficacia sul lavoro
  • lo sviluppo delle competenze e delle abilità necessarie alla performance
  • il sostegno quando il lavoro è causa di malessere, come ad esempio consulenze mirate alla gestione dello stress, la prevenzione del burnout o il sostegno in casi di violenze subite sui luoghi di lavoro (ad esempio, in caso di sospetto di mobbing o di infortuni sul lavoro a seguito di aggressioni)
  • il potenziamento delle risorse per affrontare i cambiamenti richiesti dal mercato del lavoro o dalla propria mansione
  • la sensibilizzazione ai temi della salute e sicurezza sul lavoro
In conclusione, avvalersi di professioniste e professionisti in psicologia del lavoro nei contesti aziendali e nelle pubbliche amministrazioni è un importante valore aggiunto per le organizzazioni, perché utile a progettare ed erogare interventi che tengono allo stesso tempo conto della complessità individuale e organizzativa, oltre a perseguire sia la produttività e l’efficacia, che il benessere, secondo modalità sostenibili nel tempo.