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Riflessioni sulla donna “iperpotenziata”

Riflessioni sulla donna “iperpotenziata”
Siamo sicuri che il modello di donna iperpotenziata, iperimpegnata, iperconnessa sia un modello di valore?
In occasione della Giornata Internazionale della Donna abbiamo voluto riflettere su quanto sta accadendo nella nostra società.
«Le donne oggi devono costantemente dimostrare di essere in gamba, di poter fare tutto e al meglio in un mondo in cui il metro di misura è la fretta e la quantità di compiti che si riescono a svolgere – spiega Carmelina Fierro, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità di OPER-. E’ evidente che queste richieste le portano a vivere la quotidianità con una forte pressione, nociva e fonte di stress e crisi».
Non avere tempo è diventato uno status symbol soprattutto per le donne. «Le prove che le donne devono superare per dimostrare di saper conciliare lavoro e vita privata ed essere sempre all’altezza di ogni situazione sono infinite – continua la consigliera –  e tali prove sono il frutto di uno stereotipo che vede la donna dovere essere la referente di carichi di cura sempre più pressanti e ancora di connotazione femminile».
Essere multi-tasking è quindi una competenza o una necessità?
«Davvero le donne non meritano una stanza tutta per sé dove poter studiare, lavorare ed esprimersi senza necessariamente essere riprese con figli, pensili della cucina o cartelle delle persone anziane da accudire? – si chiede Fierro – E’ necessario educare gli uomini al mondo emotivo, alla genitorialità e alla condivisione degli impegni di cura e valorizzare percorsi di empowerment che escano da schemi e stereotipi figli di una cultura patriarcale, più che della naturale differenza fra le persone».
Leggi qui il nostro comunicato stampa: https://www.ordinepsicologier.it/it/comunicato-il-modello-della-donna-iperpotenziata-7-mar-2022
Qui, invece, trovi gli articoli usciti sulla stampa: https://www.ordinepsicologier.it/it/rassegna-stampa